Rimborso tassa sui rifiuti TARI: la Tari, è un'imposta comunale che deve essere pagata da chiunque abbia un'abitazione, un locale commerciale o un locale scoperto, quale garage.
L'imposta viene divisa in due parti, una chiamata quota fissa e una quota variabile. La quota fissa è determinata in base ai metri quadrati dell'abitazione o locale e non può essere, in nessun modo, modificata. La parte variabile, invece, è quella su cui l'ente può influire. In questo caso, la legge da la possibilità al Comune di incidere in questo senso, prevedendo delle differenti aliquote.
Sono, anche, previste agevolazioni ed esenzioni per coloro che possiedono dei particolari e specifici requisiti. Queste devono essere individuate, comunque, dai relativi enti comunali.
Ricordiamo che l'imposta TARI viene pagata attraverso il modello F24, predisposto dal Comune per ogni cittadino a cui è diretta il pagamento dell'imposta.
Possibili errori possono essere riscontrati anche nei confronti della Tari applicata nei confronti di garage e box. Da una recente ricerca emerge che l'imposta pagata risulta notevolmente superiore a quella effettivamente dovuto, per questo motivo è utile accertare la presenza di possibili errori.
Devono essere controllati l'anno relativo alla Tari, in modo da individuare se non sono state pagate due volte lo stesso tributo. Il rimborso può essere richiesto se ci si accorge che la parte variabile della Tari è stata pagata in maniera erronea, oppure se le pertinenze sono state conteggiate diverse volte. Individuato il possibile errore dell'ente comunale è necessario seguire un particolare procedimento, volto ad accertare concretamente l'errore e a stabilire il rimborso.
Per presentare la richiesta devono essere presenti nelle mani del contribuente l'avviso di pagamento. In questo modo è presente la quota di imposta pagata ed è più facile individuare, attraverso un particolare processo dell'ente, gli errori. La situazione cambia se manca questo documento, in questo caso sarà il Comune a dover individuare quanto è stato pagato e se questo è in linea con quanto è dovuto dal contribuente.
Il rimborso dell'imposta comunale può essere richiesta anche da coloro che possiedono un locale commerciale, qualora si registrano delle anomalie nel pagamento del tributo, o si è certi di aver pagato in più.
L'istanza delle essere presentata attraverso raccomandata A/R. L'ente ha tempo 90 giorni per rispondere al contribuente, individuando se concretamente c'è stato un errore e, in caso affermativo, quale sarà l'importo del rimborso.
Entro 180 giorni lo stesso ente comunale dovrà pagare effettivamente il rimborso.
Il rimborso può essere negato qualora risulti l'applicazione della vecchia Tarsu. In questo caso non vi è la distinzione tra quota fissa e variabile, per cui non è possibile nessuna tipologia di rimborso.
L'istanza deve essere presentata all'ente in cui il locale svolge la sua attività attraverso una raccomandata. Il modulo può essere trovato facilmente attraverso il sito web dell'ente comunale.
L'ente ha tempo 90 giorni per rispondere al contribuente, sia con una risposta affermativa che accerti la presenza di errori nel pagamento dell'imposta. Sia in caso negativo, ossia se l'istanza non risulti fondata.
In caso di accertata erroneità dell'imposta, l'ente comunale avrà tempo 180 giorni per pagare effettivamente il rimborso.
Chiunque abbia il sospetto di aver pagato l'imposta in maniera indebita, può da subito mettere in atto la procedura per ottenere il rimborso, attraverso la presentazione dell'istanza presso il Comune di residenza.
La procedura, che sembra piuttosto semplice e veloce, in realtà incontro diversi limiti nelle procedure, che possono essere evitati attraverso una nuova legislazione in materia. Il fatto che si siano compiuti numerosi errori non aiuta di certo gli enti comunali, ma anche i contribuenti. Questi avranno, sempre più, una sfiducia nei confronti delle istituzioni in generale, anche quelli comunali e territoriali.
L'imposta viene divisa in due parti, una chiamata quota fissa e una quota variabile. La quota fissa è determinata in base ai metri quadrati dell'abitazione o locale e non può essere, in nessun modo, modificata. La parte variabile, invece, è quella su cui l'ente può influire. In questo caso, la legge da la possibilità al Comune di incidere in questo senso, prevedendo delle differenti aliquote.
Sono, anche, previste agevolazioni ed esenzioni per coloro che possiedono dei particolari e specifici requisiti. Queste devono essere individuate, comunque, dai relativi enti comunali.
Ricordiamo che l'imposta TARI viene pagata attraverso il modello F24, predisposto dal Comune per ogni cittadino a cui è diretta il pagamento dell'imposta.
Rimborso tassa sui rifiuti TARI
Per l'anno 2017 sono emersi diversi errori nel calcolo dell'imposta. Questo può riguardare sia le abitazione che i locali. Questo è un errore che sta diventando piuttosto frequente, negli ultimi tempi. Per questo sono necessari dei piccoli accorgimenti per verificare se ci sono stati dei possibili errori. Per prima cosa, occorre individuare che l'imposta viene divisa in quota fissa e variabile. Non deve essere applicata l'imposta relativa alla vecchia Tarsu. Ancora, occorre individuare che non venga conteggiata più volte l'imposta comunale, come occorre individuare se le pertinenze presenti sono state prese in considerazione, erroneamente, più volte.Possibili errori possono essere riscontrati anche nei confronti della Tari applicata nei confronti di garage e box. Da una recente ricerca emerge che l'imposta pagata risulta notevolmente superiore a quella effettivamente dovuto, per questo motivo è utile accertare la presenza di possibili errori.
Chi ha diritto a fare la richiesta di rimborso
Deve essere richiesta da coloro che si accorgono di un possibile errore nel pagamento dell'imposta.Devono essere controllati l'anno relativo alla Tari, in modo da individuare se non sono state pagate due volte lo stesso tributo. Il rimborso può essere richiesto se ci si accorge che la parte variabile della Tari è stata pagata in maniera erronea, oppure se le pertinenze sono state conteggiate diverse volte. Individuato il possibile errore dell'ente comunale è necessario seguire un particolare procedimento, volto ad accertare concretamente l'errore e a stabilire il rimborso.
Per presentare la richiesta devono essere presenti nelle mani del contribuente l'avviso di pagamento. In questo modo è presente la quota di imposta pagata ed è più facile individuare, attraverso un particolare processo dell'ente, gli errori. La situazione cambia se manca questo documento, in questo caso sarà il Comune a dover individuare quanto è stato pagato e se questo è in linea con quanto è dovuto dal contribuente.
Il rimborso dell'imposta comunale può essere richiesta anche da coloro che possiedono un locale commerciale, qualora si registrano delle anomalie nel pagamento del tributo, o si è certi di aver pagato in più.
Richiesta di rimborso tassa sui rifiuti
Accertata l'errore e il pagamento in più da parte del contribuente è possibile rivolgersi all'ente di residenza per chiedere il rimborso. Deve essere presentata un'istanza presso l'ente comunale di residenza, con cui si richiede il ricalcolo e il rimborso di quanto pagato in più. Con il rimborso vengono pagate anche le relative spese e gli interessi.L'istanza delle essere presentata attraverso raccomandata A/R. L'ente ha tempo 90 giorni per rispondere al contribuente, individuando se concretamente c'è stato un errore e, in caso affermativo, quale sarà l'importo del rimborso.
Entro 180 giorni lo stesso ente comunale dovrà pagare effettivamente il rimborso.
Il rimborso può essere negato qualora risulti l'applicazione della vecchia Tarsu. In questo caso non vi è la distinzione tra quota fissa e variabile, per cui non è possibile nessuna tipologia di rimborso.
Scadenza Tassa sui rifiuti TARI
Chi decide di presentare istanza per ottenere il rimborso deve tener presente che esiste un termine di scadenza. Questo termine è di 5 anni dal giorno del versamento. In questo caso devono essere conservati i tagliandi di pagamento degli ultimi cinque anni.Rimborso tassa dei rifiuti per le imprese
Nel caso in cui le imprese si accorgano di un possibile errore nel pagamento della Tari è necessario che seguano la stessa procedura. Occorre che vi sia un pagamento non dovuto, oppure un doppio pagamento. Per le imprese emergono diverse dubbi, in quanto la TARI viene predisposta per i cosiddetti rifiuti speciali, che sono quei rifiuti che le imprese pagano per poterli smaltire. Per cui, in questo caso, le imprese si trovano di fronte al pagamento di un doppio importo per un servizio che viene offerto una volta sola.L'istanza deve essere presentata all'ente in cui il locale svolge la sua attività attraverso una raccomandata. Il modulo può essere trovato facilmente attraverso il sito web dell'ente comunale.
L'ente ha tempo 90 giorni per rispondere al contribuente, sia con una risposta affermativa che accerti la presenza di errori nel pagamento dell'imposta. Sia in caso negativo, ossia se l'istanza non risulti fondata.
In caso di accertata erroneità dell'imposta, l'ente comunale avrà tempo 180 giorni per pagare effettivamente il rimborso.
Chiunque abbia il sospetto di aver pagato l'imposta in maniera indebita, può da subito mettere in atto la procedura per ottenere il rimborso, attraverso la presentazione dell'istanza presso il Comune di residenza.
Imposta sui rifiuti, le ultime novità sulla TARI
I vari enti locali si stanno attrezzando per rendere la procedura di rimborso molto più agevole e veloce, in modo da non aggravare il processo. Essendo però un fenomeno rilevato in diversi enti locali e altamente probabile, gli enti dovrebbero dotarsi di maggiori competenze per evitare che i consumatori si ritrovino a pagare delle imposte non dovute.La procedura, che sembra piuttosto semplice e veloce, in realtà incontro diversi limiti nelle procedure, che possono essere evitati attraverso una nuova legislazione in materia. Il fatto che si siano compiuti numerosi errori non aiuta di certo gli enti comunali, ma anche i contribuenti. Questi avranno, sempre più, una sfiducia nei confronti delle istituzioni in generale, anche quelli comunali e territoriali.
Approfondimenti su: TARI su Tasse Economia Italia
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