Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI) non sarà sottoposto al tetto sugli stipendi fissato dal governo quando, nell'ambito del prossimo rinnovo del board, sarà chiamato alla scelta del nuovo amministratore delegato.
Lo hanno riferito alcune fonti, nonostante le indiscrezioni secondo cui i limiti alle retribuzioni dei dirigenti renderanno la carica di Ad di Mps meno attraente.
L'attuale amministratore delegato Luigi Lovaglio è in corsa per un secondo mandato alla guida di Mps e secondo quanto ipotizzato da alcuni media, il tetto alla retribuzione avrebbe di fatto sancito la sua riconferma, scoraggiando altri banchieri a farsi avanti per il posto.
Tuttavia, due fonti informate sulla questione hanno detto a Reuters che il tetto non si applica a Mps, in base all'interpretazione della norma da parte del Tesoro.
Nella Legge di Bilancio il 2023, il governo guidato dalla premier Giorgia Meloni ha introdotto un tetto di 240.000 euro alla retribuzione annuale degli alti manager nominati nel 2023 negli istituti credito sottoposti a salvataggio pubblico. Mps è controllata al 64% dallo Stato dopo il salvataggio del 2017.
Lovaglio ha un'attuale retribuzione annua di 466.000 euro, senza considerare il variabile, una cifra già molto lontana dalle retribuzione degli altri amministratrori delegati. A titolo di raffronto, Giuseppe Castagna, Ad Banco Bpm , nel 2021 ha avuto una retribuzione di 2,3 milioni di euro.
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